Quattro chiacchiere con Giulia Lo Russo, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Noi di Cambiaresesso.com abbiamo intervistato una delle più famose chirurghe specializzate in Riassegnazione di Genere in Italia: la dott.ssa Giulia Lo Russo.
Vogliamo condividere con voi sia i dettagli della nostra conversazione che alcune immagini dei suoi incredibili lavori.
Buongiorno dottoressa, ci racconta di cosa si occupa?
Mi sono laureata e specializzata a Firenze. Sono Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dal 2002, medico dirigente e ricercatrice universitaria dal 2002 presso l’azienda ospedaliero-universitaria Careggi (Firenze) dove attualmente lavoro come chirurgo plastico. Svolgo da sempre anche una attività libero professionale come chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico e medico estetico presso il Centro di Day Surgery Maurizio Bufalini, ho due figli di 23 e 6 anni.
Cosa l’ha spinta a diventare un chirurgo plastico e da dove nasce l’interesse per la chirurgia ricostruttiva nella disforia di genere?
La Chirurgia Plastica è sempre stata nella mia vita poiché mio padre, Domenico Lo Russo, in qualità di Professore Ordinario è stato il fondatore del reparto e della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica di Firenze.
Il primo Congresso dove sono andata, da sola al 5 anno di medicina, è stato proprio sulla chirurgia di riassegnazione di genere a Roma nel 1995. Erano gli albori di questa disciplina in Italia, se ne occupava il Prof. Felici di Roma ed io andai anche per un periodo a vedere gli interventi qualche anno dopo. Poi ho collaborato con l’urologia per anni nel campo della chirurgia uro-ginecologica della riassegnazione di genere MtF. Infine sono stata inclusa nel gruppo multidisciplinare della rete Toscana come Chirurgo Plastico che si occupa della Mammella.
Attualmente faccio parte del CRIG e di INFOTRANS e continuo a svolgere gli interventi sia in Pubblico che in privato.
Eliminiamo da subito la confusione che regna nel mondo Ftm riguardo la terminologia: l’operazione di ricostruzione del torace maschile si chiama mastectomia o no?
Sì, possiamo e dobbiamo chiamarla mastectomia poiché con ogni tecnica utilizzata asportiamo la ghiandola mammaria in toto.
Quali tecniche sono utilizzate per la ricostruzione del torace maschile in un Ftm? Lei dottoressa ha un “cavallo di battaglia”, una tecnica che predilige in particolare?
Alla luce della mia casistica, oltre abbondantemente i 100 interventi, ho potuto analizzare i dati e pubblicare su riviste scientifiche le mie tecniche preferite.
Esse sono la mastectomia con doppio taglio ed innesto del CAC (Complesso Areola Capezzolo) per tutti quei casi di seno grande medio e piccolo ma con lassità cutanea. Quindi la maggior parte dei casi. Riservo la tecnica periareolare ai casi di seno molto piccolo o medio ma con cute molto elastica e tonica.
Non amo tutte le altre tecniche descritte in letteratura.


Lei è famosa soprattutto nell’ambito della chirurgia per pazienti Ftm, ma la Sua equipe esegue anche operazioni di mastoplastica additiva in pazienti Mtf. Quali sono le tecniche utilizzate nella mastoplastica additiva? Quali sono disponibili nel Centro Day Surgery Bufalini e/o eseguibili tramite Sistema Sanitario Nazionale?
In realtà io amo molto fare anche la mastoplastica additiva sia in cisgender che in transgender. Sono un chirurgo particolarmente dedicato alla chirurgia mammaria sia ricostruttiva che estetica per cui ho molta confidenza con le protesi mammarie e con la chirurgia estetica mammaria.
Ho usato tutti i tipi di protesi e tutte le tecniche a disposizione, per cui posso scegliere in base alla persona che ho davanti le indicazioni ideali per la sua mastoplastica additiva, comprese le tecniche autologhe come il trasferimento di tessuto adiposo.
Purtroppo in Italia il SSN non concede l’intervento di Mastoplastica Additiva in nessun caso .
Al centro Bufalini eseguo tutti i tipi di mastoplastica.


Quali requisiti devono avere una donna Mtf e un uomo Ftm per accedere agli interventi ricostruttivi?
L’uomo FtM deve rispettare i seguenti requisiti:
- Diagnosi di disforia di genere ben documentata
- L’essere in grado di prendere una decisione consapevole e di dare il consenso informato
- Maggiore età nel paese di riferimento
- Essere in buone condizioni di salute
- Sentenza del Tribunale con autorizzazione all’intervento
Non è necessario aver iniziato la terapia ormonale sostitutiva con androgeni (questo però solo in privato).
La donna MtF deve rispettare i seguenti requisiti:
- L’avere una diagnosi di disforia di genere ben documentata e persistente
- L’essere in grado di prendere una decisione consapevole e di dare il consenso informato
- L’aver compiuto la maggiore età nel paese di riferimento
- Essere in buone condizioni di salute
È altamente consigliato sottoporsi alla mastoplastica dopo aver iniziato la terapia ormonale e averla assunta per almeno un anno consecutivamente.
Sappiamo che tramite SSN ci sono liste d’attesa. Quanto deve aspettare mediamente una persona dall’iscrizione alle liste al giorno dell’intervento?
In epoca pre Covid erano circa 18 mesi, ora purtroppo sono 2 anni. Cercherò di risolvere questa situazione incompatibile con la salute delle persone transgender. Comunque si sopporta di più il problema dei tempi lunghi inserendo in lista le persone pre sentenza.
Può spiegare ai nostri lettori quali passaggi devono intraprendere per iscriversi alla lista d’attesa?
Non sono aiutata da un sistema ambulatoriale del SSN poiché l’ambulatorio al CTO dove lavoro non è nominale per cui è difficile prendere un appuntamento con me personale.
Al momento sono rintracciabile sui social e meglio ancora al mio studio privato dove svolgo le visite su prenotazione chiamando la segreteria al numero 055 244950 (NdR: alla fine dell’articolo troverete tutti i contatti utili).
È possibile operarsi privatamente, senza aver ottenuto la sentenza?
Domanda complessa. Vorrei molto dire di si poiché sono fermamente convinta che dovrebbe essere così come è in tutto il resto di Europa ed in gran parte del mondo.
Per motivi medico legali devo attenermi in ogni caso alla regola – non legge – che si opera senza sentenza. Ci sono casi particolari, gestiti in team con endocrinologo e psicologo o casi di tumore mammario, in cui si può fare l’intervento senza sentenza.
Quali sono i costi medi, se un ragazzo Ftm volesse operarsi privatamente di mastectomia da lei? E per una ragazza Mtf?
Mastectomia 6200 Euro circa, mastoplastica additiva 6000 Euro circa.
Le operazioni di mastoplastica additiva e riduttiva sono sicure o presentano spesso complicazioni?
Come per ogni intervento chirurgico ci possono essere complicazioni sia di tipo generale che locale, sia immediate che tardive.
Serve un trattato di chirurgia per descriverle, per cui sintetizzo dicendo che operandosi in ambiente sicuro (clinica con sala operatoria ottimale) e in équipe esperta si limitano molto tutte le complicanze.
Eventuali ritocchi possono essere effettuati successivamente. Sono a pagamento?
I ritocchi in chirurgia estetica sono sempre da tenere in considerazione e personalmente li ho sempre fatti gratuitamente così come svolgo le visite di controllo gratuitamente. Lo scopo per me è avere il miglior risultato possibile.
Quando si va in sala operatoria per un ritocco si paga il costo del materiale di sala operatoria, di solito 250-500 euro, ma non l’équipe medica.
Andiamo nel dettaglio dell’intervento di mastectomia

È possibile eseguire la mastectomia e l’isteroanessiectomia in un unico intervento chirurgico?
Certamente, la mastectomia può essere eseguita insieme all’isteroanessiectomia e quest’ultima si può fare in laparoscopia oppure in laparotomia.
Alcuni Ftm sono terrorizzati dalla possibilità di perdere l’areola-capezzolo. Semplice paranoia o eventualità concreta?
E’ una eventualità che si è molto ridotta grazie alla esperienza ed alle ricerche svolte. Al momento direi che è vicina all’1%. In ogni caso ci sono molte tecniche ricostruttive per risolvere tale complicanza.
Quanto tempo ci vuole mediamente perché le cicatrici si stabilizzino? Esistono delle azioni che il paziente Ftm può compiere per massimizzare la buona riuscita dei risultati estetici?
Le cicatrici necessitano di un anno intero per stabilizzarsi e nel frattempo devono essere curate e seguite almeno per i primi 6 mesi.
Ho messo a punto una crema in gel di silicone dotata di un componente che contrasta il testosterone a livello locale che aiuta ulteriormente l’ottimizzazione delle cicatrici. Inoltre ho acquistato recentemente per il mio studio libero professionale un laser che si utilizza per prevenire o migliorare il risultato estetico delle cicatrici.
È consigliabile, infine, astenersi dall’intensa attività fisica per i primi 2 mesi post mastectomia.
Per quanti mesi, dopo aver eseguito la mastectomia, consiglia di evitare il sole?
Proteggere le cicatrici dal sole per un anno.
Esistono tecniche di chirurgia estetica a cui sottoporsi per migliorare l’aspetto delle cicatrici, se non si è soddisfatti della cicatrizzazione?
Nelle cicatrici ipertrofiche o cheloidee, Cortisone o revisione chirurgica. Per prevenire e curare l’arrossamento, il laser.
Lei è adorata nell’ambiente Ftm, non soltanto per la bravura e per gli splendidi risultati estetici ottenuti grazie ai Suoi interventi chirurgici, ma anche per doti umane come la cordialità e l’interesse che dimostra verso la Persona che ha davanti. Lo sapeva che molti ragazzi si sono invaghiti di lei?
È reciproco. Provo una gran stima e simpatia per chiunque abbia un così forte desiderio di essere se stesso, a volte o spesso con altrettanta forte sofferenza. Ho molto amore anche per i genitori e i figli di chi intraprende questo percorso, non facile da comprendere ed accettare . A volte anche super nonne mi sono rimaste nel cuore.
“Sono nemica delle falsità, delle formalità e della dissociazione dalla realtà, per cui chiunque sia sincero con se stesso e con gli altri ha il mio sincero affetto.“

Ringraziamo infinitamente la dott.ssa Giulia Lo Russo per la Sua disponibilità!
Per contattarla:
Email: info@giulialorusso.com
IG: dott.ssa_giulialorusso
Sito Internet
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